Normative sui Compensi degli Amministratori: Chiarimenti dalla Corte dei Conti
La Corte dei Conti, Sezione Regionale di Controllo per la Puglia, ha recentemente emesso la deliberazione n. 62/2024/PAR in risposta alla richiesta di parere avanzata dal Comune di Trani riguardante le corrette modalità di calcolo dei compensi degli Amministratori di una società controllata. L’analisi della Corte fornisce importanti chiarimenti sulla determinazione dei tetti ai compensi, offrendo indicazioni fondamentali per una gestione finanziaria oculata delle società a controllo pubblico.
La Deliberazione della Corte dei Conti
La richiesta di parere del Comune di Trani si focalizza sulle modalità di calcolo dei compensi degli amministratori delle società controllate pubbliche, in particolare riguardo all’interpretazione dell’art. 11, comma 7, del decreto legislativo 175/2016. La Corte dei Conti sottolinea l’importanza di rispettare il limite del 80% del costo complessivamente sostenuto nell’anno 2013 per i compensi degli amministratori, come stabilito dalla normativa vigente.
La deliberazione chiarisce che il calcolo del tetto di spesa deve tener conto di tutte le voci di costo, inclusi gli oneri previdenziali a carico della società. Inoltre, viene evidenziato che il rispetto di questo limite è fondamentale per garantire il contenimento della spesa pubblica e la corretta gestione finanziaria delle società partecipate.
Implicazioni per le Amministrazioni
Le amministrazioni pubbliche e le società controllate devono monitorare periodicamente l’evoluzione delle diverse voci di costo relative ai compensi degli amministratori, assicurando che il saldo totale rientri nel limite di spesa stabilito dalla normativa. Questo monitoraggio è fondamentale per garantire la conformità alle disposizioni legislative e per evitare eventuali sanzioni o problemi di bilancio.
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