Recupero dei rifiuti: Consiglio di Stato non è possibile la deroga al principio dell’affidamento mediante gara

Il Consiglio di Stato si è pronunciato sul ricorso presentato dalla Regione Emilia-Romagna contro la società Montello s.p.a. riguardo all'affidamento del servizio di trattamento dei rifiuti umidi provenienti dalla raccolta presso i Comuni soci di un Gestore In house.

La controversia verteva sulla delibera di Giunta Regionale (DGR) n. 801 del 23 maggio 2022, che ha individuato gli impianti di compostaggio/digestione anaerobica per il recupero dei rifiuti urbani nella Regione Emilia-Romagna. La società Montello s.p.a. aveva impugnato gli atti del procedimento di affidamento dell'appalto pubblico, sostenendo di non essere stata nuovamente individuata come affidataria del servizio a causa della delibera n. 801/2022.

Il TAR per l'Emilia Romagna (Sezione Seconda) aveva accolto il ricorso della Montello s.p.a. e la Regione Emilia-Romagna ha presentato un appello al Consiglio di Stato.

Nell'udienza del 6 luglio 2023, il Consiglio di Stato ha sottolineato che il principio di prossimità agli impianti di recupero non esclude la concorrenza fornendo anche un'interpretazione della delibera ARERA (MTR-2), sottolineando che essa non implica l'affidamento diretto senza gara del servizio di recupero dei rifiuti, ma riconosce solo incentivi agli impianti che gestiscono il recupero.

Nel complesso, il Consiglio di Stato conferma che non è possibile la deroga al principio dell’affidamento mediante gara attraverso l’interpretazione dell’inciso secondo cui “è sempre ammessa libera circolazione sul territorio nazionale”, ricordando che:

l’art. 181, comma 5, d.lgs. n. 152/2006 non pone né implica la deroga dei procedimenti concorrenziali di selezione dei contraenti affidatari del servizio, ma, più semplicemente, prevede la possibilità di incentivare (“privilegiando”) quelle modalità di recupero e riciclaggio che sono “attuative” del principio di prossimità degli impianti di recupero


L'importanza della remunerazione dei costi di capitale negli affidamenti In House Providing

L'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) ha recentemente posto l'attenzione sull'impatto dei costi di capitale nella valutazione di convenienza degli affidamenti In House Providing. Nell'ultimo Bollettino n. 28/2023, l'AGCM ha analizzato le operazioni di acquisto di partecipazioni da parte di enti d'ambito in società a capitale pubblico (ATO Napoli 1, acquisizione della partecipazione sociale della SAPNA Spa), con l'obiettivo di affidare in house il servizio di igiene ambientale. In questo contesto, l'Antitrust ha affrontato le motivazioni a sostegno di tale scelta, concentrandosi sulla remunerazione dei costi di capitale.

L'AGCM ha sottolineato come l'equilibrio delle prestazioni corrispettive debba considerare tutti i costi, compresi quelli del capitale, indipendentemente dalla forma di affidamento. Spesso, nell'affidamento in house providing, si sostiene la convenienza dell'assenza dell'obbligo di garantire una certa marginalità economica per remunerare gli investitori. Tuttavia, l'AGCM ha ritenuto questa argomentazione fallace sotto diversi aspetti.

In primo luogo, l'ente affidante è tenuto a garantire l'equilibrio economico-finanziario del contratto di servizio pubblico, il che richiede la copertura di tutti i costi, inclusi quelli di capitale. La mancata remunerazione dei costi di capitale avrebbe conseguenze significative, anche a carico della collettività. Ad esempio, l'impresa non potrebbe reperire finanziamenti sul mercato dei capitali per realizzare gli investimenti e sarebbe completamente dipendente da risorse pubbliche a fondo perduto.

In secondo luogo, la scelta di non remunerare il capitale potrebbe non costituire un vantaggio intrinseco dell'In House Providing, ma piuttosto una decisione escludente e discriminatoria rispetto ad altre modalità di affidamento. Eventuali operatori privati non potrebbero permettersi di non remunerare il capitale, rendendo così la concorrenza meno equa.

Il contesto normativo riguardante i rapporti con le società partecipate e gli affidamenti di servizi pubblici locali richiede una valutazione periodica di sostenibilità e convenienza dei modelli gestionali adottati per soddisfare i bisogni della collettività amministrata. La remunerazione dei costi di capitale è un tema centrale per garantire non solo un'adeguata offerta di servizi ma anche lo sviluppo parallelo delle infrastrutture e delle dotazioni patrimoniali necessarie per erogarli.

Nel percorso di scelta del soggetto affidatario nell'In House Providing, si apre un'ampia riflessione sul piano degli investimento, la sua quantificazione e formulazione, e sulla definizione della leva finanziaria e del relativo tasso di remunerazione. Sul tema Paragon Advisory negli anni ha sviluppato numerosi servizi di analisi, studio e valutazione di piani industriali e PEF per affidamento di servizi pubblici supportando gli Enti nella definizione del congruo tasso da utilizzare per la definizione delle remunerazione del capitale investito e sviluppando a servizio degli Enti e delle Società analisi di congruità dei servizi.

 


Società in House e Impatto Fiscale delle Prestazioni di Servizi a Fini IVA

Le società in house, incaricate di eseguire specifici interventi, sono soggette a prestazioni di servizi ai fini IVA, anche quando l'interesse pubblico prevale. L'Agenzia delle Entrate, nella Risposta n. 376_2023, affronta il tema della qualificazione fiscale dei pagamenti erogati a una società in house, partecipata da vari enti pubblici, per l'esecuzione di interventi specifici.

Secondo l'Agenzia, le società in house sono entità legalmente autonome rispetto agli enti di appartenenza e non possono essere considerate organismi di diritto pubblico ai fini fiscali. Di conseguenza, l'articolo 4, comma 4, del decreto IVA non si applica a tali società. Le operazioni effettuate dalle società in house, che sono costituite come società di capitali, vengono sempre considerate come attività imprenditoriali ai sensi dell'articolo 4, comma 2, n. 1) del decreto IVA, indipendentemente dal fatto che siano riconducibili alle funzioni istituzionali dell'ente pubblico di provenienza o di appartenenza. Questa qualificazione come attività imprenditoriale è basata sulla giurisprudenza della Corte di giustizia.

L'Agenzia sottolinea che una prestazione di servizi è "a titolo oneroso" quando c'è uno scambio di prestazioni sinallagmatiche tra il prestatore e il beneficiario, indipendentemente dalla presenza o meno di un corrispettivo. Nel caso delle società in house, l'Agenzia ha identificato il sinallagma nel trasferimento totale o parziale della proprietà dei risultati della ricerca o dell'opera finanziata all'ente erogante. Inoltre, la presenza di clausole risolutive espresse nella convenzione o nel contratto e di penalità per inadempimento, insieme alla responsabilità contrattuale della società in house nei confronti dei terzi, contribuiscono a caratterizzare la prestazione come "a titolo oneroso".

Queste considerazioni dell'Agenzia delle Entrate hanno importanti implicazioni fiscali per le società in house e per gli enti pubblici che le coinvolgono. Essi devono valutare attentamente la qualificazione fiscale delle transazioni effettuate e assicurarsi di adempiere agli obblighi fiscali previsti per queste prestazioni di servizi.


Un futuro per il Nevegal... grazie a Paragon

Dopo anni di incertezza sul futuro del Nevegal, grazie al supporto economico-finanziario e giuridico di Paragon Advisory, il Comune di Belluno ha aggiudicato la concessione del servizio di gestione degli impianti di risalita del comprensorio sciistico e sportivo del Nevegal.

Una concessione da oltre 15 milioni di Euro, che garantisce investimenti di oltre 1,5 milioni per lo sviluppo economico del Nevegal e il ripresa del comprensorio.

“Esprimo viva soddisfazione, a nome di tutta l’amministrazione comunale, per questo importante risultato, che segna un reale punto di svolta nella storia del Nevegàl” commenta l’assessore Franco Roccon.

Paragon esprime soddisfazione per questo risultato, ottenuto grazie al costante impegno dei suoi professionisti e allo sviluppo di una procedura di gara in linea con le più recenti evoluzioni normative in materia di concessioni e servizi pubblici.


Paragon Advisory per l'efficienza energetica della Fondazione G. Monasterio

Il 01 Giugno 2023 è stata pubblicata la Procedura aperta (artt. 60 e 183 d.lgs.50 2016) per gli interventi di efficientamento energetico e di gestione integrata di servizi energetici e manutentivi della Fondazione Toscana 'G. Monasterio' per la Ricerca Medica e di Sanità Pubblica.

La Procedura è stata indetta ai sensi dell’Art. 183 comma 15 del D. Lgs. 50/2016, dopo che il 23 Gennaio 2023 la Regione Toscana con Delibera della Giunta Regionale n. 42  ha autorizzato la Fondazione Toscana 'G. Monasterio' ad intraprendere l’operazione di partenariato pubblico-privato (PPP) relativa all’efficientamento energetico dell’Ospedale del Cuore di Massa e della sede legale di Via Trieste, in Pisa.

Il perimetro dell’iniziativa comprende i 2 blocchi dell’Ospedale e la sede direzionale a Pisa, per oltre 21.550 metri quadri e prevede diversi interventi di efficientamento per un valore complessivo di c.a. 5 MLN di euro, con un impatto previsto in Co2 prodotta di -87%.

Paragon Advisory ha affiancato la Fondazione nelle attività di analisi economico-finanziaria della proposta, nella negoziazione con l'operatore economico per la definizione degli aspetti di miglioria e predisposto le analisi mediante il metodo del PSC. In ultimo Paragon ha fornito il supporto giuridico-amministrativo agli uffici della Fondazione per la redazione degli atti funzionali all'affidamento.


Alla battute finali il project della centrale termica del Tecnopolo di Bologna

Ormai siamo alle battute finali nel lungo percorso per la costruzione e gestione della centrale termica e frigorifera del Tecnopolo di Bologna, nell'area dell'ex Manifattura Tabacchi.

Dopo la dichiarazione di pubblico interesse e la pubblicazione della procedura di affidamento ai sensi del D. Lgs. 50/2016 (Art. 60 e Art. 183), si sono chiusi i termini di presentazione delle offerte e si sono avviate le procedure di valutazione dell'offerta pervenuta, come da news nella specifica sezione del sito Art-ER

Paragon continua il suo impegno al fianco di Art-ER S.c.p.A. e di Regione Emilia-Romagna per lo sviluppo del Tecnopolo di Bologna, un grande progetto di recupero e riqualificazione urbana che porterà alla creazione di una cittadella della Scienza e dell'Innovazione nel cuore della nostra regione, con oltre 2.000 persone che, a regime, vi opereranno stabilmente.

In particolare, Paragon ha assistito e sta assistendo Art-ER e Regione in tutte le fasi di analisi, valutazione e aggiudicazione del project della centrale termica e degli altri progetti di partnership pubblico privata da realizzarsi per il Tecnopolo di Bologna.


ATERSIR sceglie Paragon Advisory per l'applicazione del Metodo Tariffario Rifiuti

Con determinazione dirigenziale n. 41 del 23 febbraio 2022, l'Agenzia Territoriale dell'Emilia Romagna per i Servizi Idrici e Rifiuti ha scelto di avvalersi del supporto qualificato di Paragon Advisory per condurre le attività necessarie all'applicazione del Metodo tariffario rifiuti per il secondo periodo regolatorio (MTR-2) 2022/2025.

Con un impegno previsto di oltre 10 professionisti, Paragon supporterà l'Agenzia nel reperimento delle informazioni e dei dati di competenza comunale e nella loro validazione per la successiva elaborazione del piano economico finanziario per tutti i Comuni in regime di TARI dell’Ambito Ottimale dell’Emilia Romagna (per un totale di 260 Comuni) distribuiti nelle Province di Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna, Ferrara, Forlì-Cesena, Ravenna, Rimini oltre a 3 Comuni appartenenti alla Regione Toscana, e compresi i 3 comuni della Provincia di Firenze ricadenti nell’ambito territoriale ottimale regionale. Nella conduzione delle attività Paragon curerà i rapporti con i singoli Comuni, supportandoli nella raccolta e sistematizzazione dei dati, oltre che nella realizzazione delle dichiarazioni e relazioni richieste dalla regolazione di settore. Allo scopo è stato attivato un servizio di risposta a quesiti e call center telefonico al quale i Comuni si potranno rivolgere in orario di ufficio.

L'attività segue la collaborazione avviata con l'Agenzia in merito alle attività di validazione dei dati economici finanziari e patrimoniali trasmessi dai gestori del servizio di gestione dei rifiuti urbani operanti nella Regione Emilia-Romagna (Iren Ambiente, HERA, Montagna 2000, San Donnino Multiservizi, SABAR Servizi, AIMAG, Geovest, CLARA, Soelia, ALEA e Montefeltro Servizi).


Paragon Advisory per il nuovo ospedale di Cuneo

Paragon Advisory è stata scelta per accompagnare l’A.O.S. Croce e Carle Cuneo nel percorso di valutazione della proposta di costruzione e gestione del nuovo ospedale di Cuneo (ai sensi dell’art. 183, comma 15, del D. Lgs. n. 50/2016 e s.m.i.), nonché alla valutazione di Public Sector Comparator (PSC).

Il nuovo Ospedale di Cuneo, sulla base del dimensionamento funzionale, si estenderà su una superficie complessiva di 138 mila metri quadri e ospiterà 653 posti letto ordinari, 43 di Day Hospital e 109 “tecnici”. La struttura sarà realizzata presso l’area dove attualmente è situato l’ospedale “Carle”, con un costo complessivo di realizzazione dell’opera stimato in circa 410 milioni di euro.

Paragon Advisory fornirà assistenza e consulenza su tutti gli aspetti di natura giuridico/legale ed economico/finanziaria nella valutazione della proposta di partenariato pubblico privato (PPP) e nella necessaria interlocuzione con il proponente, occupandosi anche dell’analisi e valutazione della sostenibilità delle spese in conto capitale e in conto esercizio per la realizzazione e successiva gestione del nuovo ospedale e della redazione di tutti gli atti del procedimento relativo.